Si parte dalla chiesa parrocchiale dell’Assunzione della Beata Vergine Maria a Castel d’Ario, attraversando il canale Molinella si trova sulla destra la pila da riso Roncaia e subito dopo sulla sinistra, il castello con la torre della Fame. Alla fine di via XX Settembre andare a destra e imboccare via Vittorio Veneto proseguendo fino allo stop in piazza Giuseppe Garibaldi; da qui girare a sinistra e andare fino all’incrocio con viale della Rimembranza trovandosi di fronte il monumento ai Caduti. Tornare indietro e passare davanti al municipio, proseguendo fino a girare a sinistra in via G. Matteotti. Lasciandosi sulla destra, all’inizio della via, la casa natale del pilota Tazio Nuvolari. Proseguendo lungo la via si arriva ad un incrocio con al centro un monumento raffigurante il busto di Tazio Nuvolari, qui girare a destra in direzione Villa Garibaldi-Bazza.
Seguire la strada fino ad aver passato un passaggio a livello, dove si gira a destra per Villa Garibaldi. Dopo aver passato la Rampina si gira a destra per Gazzo di Bigarello e seguendo la strada si arriva ad un incrocio dove si gira a sinistra in via Galetto arrivando così alla pila da riso. Da qui si prosegue costeggiando il canale Acque Basse fino a Cadè dove si gira a sinistra proseguendo in direzione Cadè. Usciti dal borgo, si prosegue passando la Riseria Roncaia sulla sinistra e girando poi a destra in direzione Barbasso. Si arriva poi ad un incrocio e si gira a sinistra; seguendo la strada si arriva ad un altro incrocio, dove girando a sinistra si trovano villa Riesenfeldt sulla sinistra e l’oratorio della Madonna di Loreto sulla destra. Si torna indietro e andando a destra dell’incrocio si gira poi a sinistra imboccando la Strada Ostigliese.
Passato il Canal Bianco si tiene la sinistra su Strada Cadorna Luigi imboccando poi una strada sterrata sulla destra che porta fra gli alberi e alla Chiavica del Moro sul fiume Mincio. Continuando lungo la strada che costeggia il fiume si arriva ad uno stop dove si gira a destra e poi subito a sinistra arrivando poi ad un incrocio dove si tiene la sinistra arrivando così alla torre di Governolo. Arrivati alla torre si gira a destra passandoci davanti e si segue la strada fino ad arrivare al museo Diffuso del fiume e alla conca del Bertazzolo. Da qui si ritorna alla torre e si gira a destra per poi girare di nuovo a destra e seguendo la strada si sale e si costeggia il Mincio. Poi si scende nella terza via sulla sinistra arrivando così alla parrocchiale dei Santi Erasmo e Agostino, dopodiché si gira a sinistra.
Proseguendo si trova viale Rimembranze sulla sinistra trovando a destra il monumento ai Caduti del 1848, più avanti sulla destra piazza Repubblica con il monumento ai Caduti di tutte le guerre e sulla sinistra villa Farinelli. Tornando indietro sulla via precedente e girando a sinistra si arriva a trovare sulla sinistra l’ex stazione ferroviaria Mantova-Ostiglia. Proseguendo si passa dritti all’incrocio e sulla sinistra si trova una corte agricola in stile Liberty. Si segue la strada fino a un incrocio, dove si gira a destra e si passa il Canal Bianco fino ad arrivare a Casale, dove si gira a sinistra. Si prosegue lungo la strada e costeggiando il Canal Bianco fino ad arrivare alla Garolda, dove, passato il centro si gira subito a sinistra e poi nella prima via a destra, trovando si così di fronte villa Cavriani con il suo oratorio. Si torna indietro sulla strada da cui si è venuti fino al centro della Garolda, dove, giunti sall’incrocio, si gira a sinistra e si prosegue fino a trovare una corte sulla destra: corte San Giovanni.
Poi si prosegue entrando nella strada di fronte alla corte (via Livelli) fino all’incrocio dove si gira a destra. Di segue la strada fino ad arrivare a Roncoferraro dove, all’incrocio che si trova, poi gira a destra e si prosegue fino a trovare sulla sinistra corte Grande e, poco più avanti, la parrocchiale di San Giovanni Battista. Subito dopo la parrocchiale si trova una rotonda con a destra il monumento ai Caduti davanti al terrapieno dove un tempo sorgeva il castello. Da qui si ritorna indietro e proseguendo dritti al precedente incrocio si arriva a Barbassolo, dove, arrivati in centro, si gira a sinistra trovandosi subito sulla destra la parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano. Tornando in centro e andando nella strada opposta a quella della chiesa, dopo circa 1,2 km, si trova, sulla destra, corte Sant’Antonio con la pila da riso. Proseguendo lungo la strada si ritorna a Castel d’Ario.
Punti di visita:
1. Parrocchiale dell’Assunzione della Beata Vergine Maria (1743–1773, progetto architetto Girolamo Dal Pozzo, committente don Antonio Barbieri) a Castel d’Ario;
2. Mulino e la pila da riso “Attilio Roncaia” (interventi dal XIV al XX secolo) a Castel d’Ario;
3. Castello e rocca medioevali (secoli XI – XIV) di Castel d’Ario;
4. Monumento ai Caduti (1921-1924), dello scultore Giuseppe Menozzi, a Castel d’Ario;
5. Municipio (iniziato nel 1773, su progetto dell’architetto Girolamo Dal Pozzo, e completato nel 1781, secondo le varianti dell’ingegnere Antonio Chinaglia) di Castel d’Ario;
6. Palazzo Rogati, da fine Ottocento palazzo Nuvolari, (fine XVII secolo con interventi ottocenteschi) casa natale del campione con tre lapidi sulla facciata, poste da enti diversi.
7. Pila da riso del Galeotto (1763) via Galeotto 2, Gazzo di Bigarello;
8. Villa Riesenfeldt, località Pontemerlano, con oratorio della Madonna di Loreto, (secoli XVI – XVIII);
9. Chiavica del Moro;
10. Torre “dell’orologio” di Governolo, conosciuta anche come “torre di Galliano” (comunemente fatta risalire a Matilde di Canossa testimoniata sin dall’XI secolo; il vecchio castello fu abbattuto dagli Austriaci nel ‘700 con l’eccezione della torre);
11. Conca di navigazione Vittorio Emanuele III (1925) e museo Diffuso del fiume a Governolo;
12. Parrocchiale dei Santi Erasmo e Agostino a Governolo (secoli XV – XVIII);
13. Monumento ai Caduti del 1848 a Governolo (XIX secolo);
14. Monumento ai Caduti di tutte le guerre a Governolo (inaugurato il 22 maggio 1925);
15. Villa Farinelli a Governolo (inizio XX secolo);
16. Ex stazione della linea ferroviaria Mantova-Ostiglia a Governolo (inizio XX secolo);
17. Corte agricola in stile Liberty a Governolo (inizio XX secolo);
18. Villa Di Bagno Peyri Cavriani, con oratorio della Beata Vergine degli Angeli, località Garolda (secoli XVI – XIX);
19. Corte San Giovanni, con oratorio di San Giovanni Battista, località Garolda (secoli XVII – XIX);
20. Corte Grande con le barchesse neoclassiche e la grande aia (secoli XVII-XIX, architetto Giovanni Cherubini), Roncoferraro;
21. Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista (secoli XVI-XIX, architetto Giovanni Cherubini) a Roncoferraro;
22. Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale (progetto dell’architetto Ettore Martini e scultura originale dello scultore Giuseppe Menozzi, inaugurato il 26 settembre 1926 col titolo “Il fante d’Italia nell’atto della sua offerta suprema”; la statua, distrutta durante il secondo conflitto mondiale, è stata rifatta dallo scultore Andrea Jori), Roncoferraro;
23. Terrapieno dove sorgeva la fortezza nel XVI secolo, poi demolita all’inizio del ‘700, Roncoferraro;
24. Parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano a Barbassolo;
25. Corte Sant’Antonio con la pila da riso, località Barbassolo (secoli XVIII-XIX).