Chiesa parrocchiale dell’Annunciazione della Beata vergine Maria e di San Gregorio Magno

Una chiesa parrocchiale edificata al posto di un precedente tempio

La chiesa di Roverbella è intitolata all’Annunciazione della Beata Vergine Maria e a San Gregorio Magno, patrono della parrocchia, ed è stata edificata al posto di un precedente tempio. La prima pietra dell’attuale tempio è posata il 13 giugno 1758. Nel cartiglio in chiave dell’arco trionfale è riportata l’iscrizione “D.O.M. templum hoc erit in exemplum” con la data 1766 che per molti cronisti è stata indicata come riferimento per la chiusura del cantiere. Dai documenti emerge diversamente che i lavori si sono protratti oltre il 1776 quando risultano conclusi l’abside, il presbiterio, la sagrestia e la navata, escluso il tetto. Nel 1796 la copertura della chiesa deve essere comunque conclusa, essendo usata come deposito di fieno da parte delle truppe francesi che la utilizzano anche come riparo per i propri carri.

La chiesa, con pianta longitudinale ad un'unica navata, è di stile tardobarocco e presenta all’interno un apparato decorativo a stucchi di gusto rococò. La facciata, con un forte accento verticale, presenta un doppio ordine architettonico sovrapposto con trabeazione e frontone spezzati. La pala dell’altare, con l’Annunciazione, è attribuita a Lorenzo Costa il Vecchio. Al centro si trova una tela di Giovanni Ghirardini del XVIII secolo con la Sacra Famiglia, Sant’Anna e San Gioacchino. Il tabernacolo in legno dorato è del XVI secolo. La cappella successiva di San Gregorio Magno ha al centro un dipinto di Pietro Soresini dell’inizio del XIX secolo. La cappella del Sacro Cuore di Gesù presenta un’ancona cinquecentesca acquistata nel 1912 dalla chiesa di San Fermo Martire di Verona. 

Gli affreschi sulle pareti sono realizzati da Giovanni Ghirardini. Sulla volta della navata si riconoscono la Natività di Gesù e la sua Trasfigurazione; sopra il presbiterio un Cristo Risorto; mentre negli spicchi dell’abside sono rappresentate le tre virtù teologali. Lungo le pareti dell’aula si trovano i quattro evangelisti e sopra il pulpito due angeli. L’organo è realizzato nel primo ‘800 da Ferdinando Montesanti. Nella sagrestia al centro della volta c’è il sacrificio di Melchisedech con ai lati i quattro dottori della chiesa. La tela dell’altare rappresenta Maria con le allegorie della chiesa a sinistra, e della sinagoga al centro.

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