Chiesa Parrocchiale di San Martino vescovo a Canedole

Chiesa di stampo romanico costruita nel '300

La chiesa di Canedole, dedicata a San Martino vescovo, è costruita nel ‘300 con un impianto architettonico di tipo romanico. Ampliata nel corso dei secoli con l’aggiunta delle cappelle laterali del presbiterio e dell’abside, presenta esternamente parte degli originali archetti pensili con lesene lisce e alcuni frammenti d’intonaco trattato a finto mattone. La facciata della chiesa, con due finestre ad arco ottocentesche, è scandita da quattro lesene con capitello fuso nell’architrave; ha un frontone triangolare con al centro la statua della Vergine e ai lati due pinnacoli. L’interno è segnato da lesene alternate ad archi a tutto sesto, in parte ciechi e in parte aperti sulle cappelle laterali. La cappella della Madonna (XVII secolo) presenta attorno alla nicchia centrale i quindici misteri del rosario. 

Il presbiterio voltato a crociera è decorato con finti marmi e cornici. La calotta dell’abside è dipinta a valva di conchiglia. La cappella della Trinità, collegata all’aula ma accessibile anche tramite un portale esterno, è realizzata nel ‘700. Al centro della volta si trova l’affresco della Trinità assisa in cielo tra angeli festanti. Due sono i dipinti su tela presenti. Il primo raffigura il Cristo Risorto con i santi Bernardino, Pietro, Domenico di Guzman e una santa; il secondo la Madonna col Bambino e alcuni santi tra cui san Valentino Martire. La trecentesca torre campanaria, in origine una vera torre di difesa, è stata sopraelevata con la costruzione della cella e l’aggiunta di merli ghibellini nel XVIII secolo. E’ nota anche come “Torre di Romeo” perché la leggenda vuole che in essa si rifugiasse Romeo Montecchi, il protagonista del dramma shakespeariano, in fuga da Verona verso Mantova.

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